INNAMORA - TANGO
PER UNA PSICOLOGIA DEL TRANSFER TANGUERO
LA MACCHINA INFERNALE DEL DESIDERIO
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(Parte Prima)

Ed eccoci finalmente davanti all'emozionante vagabondaggio di una fantasia ben decisa a rifiutare la frustrazione quotidiana dell'homo sapiens.
Il transfert amoroso nel tamgo. Processo psichico per cui il paziente( tanguero/a emergente) trasferisce sul suo terapeuta (tanguero/a navigato/a) atteggiamenti affettivi prima rivolti verso altre persone. La sfortuna è che normalmente è un amnore non corrisposto. L'uomo, come scriveva Jung è essenzialmente un sistema innato di" preferenze e rifiuti " e il cuore "macchina che predilige e disprezza, è il supporto della nostra personalità". Ma anche della nostra sfiga.
L'amore in pista da ballo è una creatura indomita che nasce gradualmente ma inesorabilmente tra un " contado" e un tango nuevo. Ci innamoriamo inconsapevolmente incrociando i piedi sul parquet. Tra un gancho ed un sandwich. E magari non avevamo nemmeno fame.
Non ci invaghiamo di uno/a particolarmente bello/a, colto/a, magari ricco/a. No. Ci innamoriamo di chi ci fa ballare bene il tango. Di chi ci fa vivere quell'ista,nza., quella precisa emozione sottesa tra petto e ventre che trasforma tutto in romantica magia d'appartenenza, d'abbraccio, di condivisione. Tra una stilla di sudore ed una lacrima di commozione, in una sorta di rituale pari alle nozze mistiche. Come se si fosse coinvolti febbrilmente in una danza tribale di unificazione totale. Tutto per colpa di questo benedetto tango. E prima di essercene resi conto siamo già fusi come sole e luna, musicalmente e ritmicamente, con la nostra lei, con il nostro lui preferito. Agganciati a colui o a colei c he ci fa godere forsennatamente sulle composizioni di Di Sarli, Pugliese, Piazzolla. In preda ad un'emozione sconquassante che ci aggroviglia lo stomaco come ragazzini adolescenti. E magari tentiamo pure di darci un contegno, di non far trapelare il nostro bisogno spasmodico di ritrovare quel corpo, quel ritmo. quel tango. Ma continuaiamo a cercarlo. A tornarci. A sperare che ci sia. In un'elegante sala liberty, su un ciottolato metropolitano, in un palazzetto dello sport, dentro un capannone. A casa di amici compiacenti e ignavi. E godiamo, sublimiamo, fantastizziamo un ipotetico futuro che ci fa volare oltre la nebbia scombinata della cortina milonguera. Tra due sguardi che non si toccano, ma che si sentono. Nel desiderio assoluto del tango.
Il nostro oroscopo quotidiano ce lo aveva detto, ma noi non gli avevamo creduto ; Marte, il pianeta dei desideri, quello che guida il nostro istinto, il nostro spirito di conquista, l'espressione della nostra sessualità, è venuto a trovarci insieme a Venere. E ora siamo fregati. Cena frugale, doccia lampo dopo una giornata da dimenticare, gargarismi col colluttorio e scarpe da tango in zaini, borsette. Siamo già in milonga; alla ricerca di una conquista chiara e precisa. Con il nostro look più sexy ed il nostro sguardo più accattivante. Per riprovare ancora e ancora, quel piacere sublime che il godimento del tango ci regala con quella persona.
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(Parte Seconda)
Ma come per Josè ortega y Gasset la scelta in amore ci rende fragili e soggetti al naufragio... Ci sono situazioni vitali in cui, senza rendersene conte, l'essere umano svela gran parte della sua intimità più decisiva, di quello che autenticamente è. Una di queste situazioni è l'amore. Nella scelta dell'amata, l'uomo rivela la propria essenza, così' come la donna in quella dell'amato. Il tipo di umanità che mostriamo di preferire nell'altro essere, delinea il profilo del nostro cuore. L'amore è un impeto che emerge da quanto di più sotterraneo esiste in noi, e affiorando alla superfice visibile della vita, trascina con se in un'alluvione, alghe e conchilglie dell'abisso interiore.
Nel tango non occorre essere sofisticati rabdomanti per sorprendere il tremolante dna di un individuo innamorato, e pertanto vulnerabile agli occhi dell'oggetto d'amore. Perchè "l'amore è uno zendato dalla finissima trama, che si vede bene solo da molto vicino". Nel tango è come in una storia a raggggi x, con due corpi scoperti, dove si balla nudi, anche se i vestiti appaiono ancora.
Saresti imbarazzato se ti dicessi che ti amo, formuli mentalmente come una Joan Bayez contemporanea, mentre lui ti stringe morbidamente ed il suo profumo viene accolto dalle narici come un balsamo confortante. La scenografia del boudoir del setting milonguero, il talco odoroso sotto i piedi, le mani sapienti che conducono, le marche seducenti che affascinano, ipnotizzano e - indine - possiedono. Si è fottuti prima ancora di aver detto "A".
Nel tango come altrove, dicono gli psicanalisti, si cerca l'amore romantico per dare un siognificato alla propria vita. Ma l'amore romantico svanisce a causa del tempo, della sessualità, dell'idealizzazione, della trasformazione. L'amore svanisce nel tempo, perchè nulla nel tempo rimane uguale a se stesso; svanisce a causa della sessualità perchè essa per sua natura è qualcosa di primitivo; svanisce per l'idealizzazione, perchè l'amore romantico è ispirato ad essa che per definizione è illusoria. Eppure è proprio nel tango che sovente esprimiamo la nostra libido più autentica. L'eccitazione sessuale esiste li, in relazione ad un "oggetto parziale" che riflette a livello inconscio le esperienze fusionali della simbiosi e i desideri di rifusione delle prime fasi che i freudiani definiscono " di separazione-indivisuazione.
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(Parte Terza)
La particolare focalizzazione, conscia o inconscia di una scelta dell'oggetto sessuale trasforma l'eccitazione sessuale in desiderio erotico. Il desiderio erotico include l'aspirazione a una relazione sessuale con un oggetto particolare (ndr; Il nostro ballerino/a preferito/a). Il desiderio erotico è un effetto più elaborato rispetto all'ecitazione sessuale, e la natura specifica della relazione oggettuale è più differenziata a livello cognitivo. Il desiderio erotico è caratterizzato dal collegamento tra eccitazione sessuale e oggetto edipico; ciò che si desidera è la fusione simbolica con l'oggetto edipico nel contesto dell'unione sessuale, Comporende pertanto il desiderio d'intimità, di fusione, di unione e richiede di oltrepassare la barriera e diventare una sola cosa con l'oggetto prescelto.
Il nostro ballerino/a è dunque identificato con l'eccitazione sessuale e l'orgasmo,allo scopo di godere diu due esperienze fusionali complementari. L'elemento principale è il piacere che nasce dal desiderio dell'altro e la sensazionedi appartenere a entrambi i sessi nello stesso momento superando le barriere che dividono i due sessi, di penetrare e di essere penetrati, gratificando il nostro reciproco desiderio di fusione.
Nella costruzione di un amore, c'è bisogno tanto dell'amore quanto del desiderio, perchè l'amore privo di desiderio può essere tenero, intimo e sicuro, ma non contiene l'avventura, la tensione ed il senso del rischio che alimentano la passione romantica. La passione romantica emerge dal convergere di due bisogni umani fondamentali e conflittuali; il bisogno di un radicamento nel conosciuto e nel prevedibile, un ancoraggio affidabile, una cornice di riferimento, e dall'altro il desiderio di farla finita con i modelli familiari consolidati, di suoperare i confini, di incontrare qualcosa di imprevedibile e misterioso.
Il tango in questo, ha un ruolo dominante. La lunga scheggia di riconoscimento emotivo che cerchiamo di negare nel quotidiano, ma che emerge quandoi pratichiamo la macchina sublime ed infernale del desiderio.
Desiderio di tango.
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Tratto da una nota di Monica Nucera Mantelli


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